Chi non sa mentire, crede che tutti dicano il vero.— Franz Kafka
Chi non sa mentire, crede che tutti dicano il vero.
Un idiota è un idiota; due idioti sono due idioti. Diecimila idioti sono un partito politico.
Il suicida è un carcerato che, nel cortile della prigione, vede una forca, crede erroneamente che sia destinata a lui, evade nottetempo dalla sua cella, scende giù e s'impicca da sé.
Non disperarti, non anche per le situazioni che non lo richiedono.
Non piegarla, non annacquarla; non cercare di farla sembrare logica, non cambiare la tua propria anima seguendo la moda. Piuttosto, segui spietatamente le tue più intense ossessioni.
Due compiti per iniziare la vita: restringere il tuo cerchio sempre più e controllare continuamente se tu stesso non ti trovi nascosto da qualche parte al di fuori del tuo cerchio.
Ovunque si vada, regna la menzogna. La forma che essa assume nel XX secolo è soprattutto quella brutale, appariscente e chiassosa dell'impostura, quella del XIX secolo, più ovattata, era l'ipocrisia.
La verità è una; ma innumerevoli sono le menzogne che ne usurpano il nome, il volto, la voce, le vesti e l'andatura.
Chi non intraprende più lo sforzo di mentire al suo prossimo, lo offende.
Non avere alcun motivo per mentire non significa necessariamente essere sincero.
Non è bello dire menzogne, ma quando la verità potrebbe portare terribile rovina, allora anche dire ciò che non è bello è perdonabile.
Per essere creduto non bisogna dire che le menzogne necessarie.
Tutti quelli che scrivono per mentire dovrebbero essere processati.
Nel mondo circolano un sacco di menzogne, e il peggio è che molte di esse sono vere.
Spesso, mentire è carità.