Non ci può essere libertà o bellezza nella vita quotidiana se questa dipende dai prestiti e dai debiti.— Henrik Ibsen
Non ci può essere libertà o bellezza nella vita quotidiana se questa dipende dai prestiti e dai debiti.
Una moglie non è chiamata a giudicare, a essere il giudice del proprio marito.
Il progresso non è altro che brancolare da un errore all'altro.
Una donna non dovrebbe mai mettere il suo più bel paio di pantaloni quando va a combattere per la libertà e la verità.
Ho imparato ad agire secondo ragione. Sono state la vita e la dura, amara necessità a insegnarmelo.
La vita di famiglia perde ogni libertà e bellezza quando si fonda sul principio dell'io ti dò e tu mi dai.
E la probità sta esclusivamente nel pagare i debiti.
È molto iniquo farmi pagare i miei debiti, non avete idea del dolore che ciò provoca.
Bisogna sempre lasciare accumulare i propri debiti, per poter poi venire ad una transazione.
Non parlar dei miei debiti se non vuoi pagarli.
I debiti sono la schiavitù degli uomini liberi.
Chi si indebita rinuncia alla sua libertà e si prepara mille mortificazioni.
C'è chi fa debiti per necessità, chi per leggerezza, chi per vizio. Solo il primo, di solito, li paga.
Nessun uomo che viva può pagare tutti i suoi debiti; ma quelli che non si possono pagare bisogna almeno riconoscere.
Il debito è il padre d'una numerosa figliolanza di follie e di delitti.
Oggi bisogna avere qualche occupazione. Se non avessi i miei debiti, non avrei nulla a cui pensare.