Il comunismo è così profondamente una religione terrena, che ignora di essere una religione.
Coloro che credono di non credere in Dio, in realtà poi credono inconsciamente in Lui, perché il Dio di cui negano l'esistenza non è Dio, ma qualcos'altro.
L'angoscia non vale niente come categoria filosofica. Non è la materia di cui si fa la filosofia, non più di quanto sia quella con cui si fanno gli scafandri.
Il religioso perfetto prega così bene che ignora di pregare.
Noi non amiamo le qualità, ma le persone, talvolta a causa dei lori difetti come delle loro qualità.
Il comunismo è la mediazione e l'organizzazione politica di ogni male, al fine di consentire, a una classe dirigente parassitaria e brutale, la gestione di ogni forma di potere sulle spalle degli ultimi.
Il comunista è colui che è dalla parte di chi lavora.
Non sono mai stato comunista, ma se lo fossi stato non me ne vergognerei.
Il comunismo è come il proibizionismo: l'idea era buona, ma non ha funzionato.
In realtà io non vedo il comunismo come una cosa negativa.
Il comunismo non è mai andato al potere in un paese che non fosse smembrato dalla guerra o dalla corruzione, o da entrambe.
I comunisti possono riassumere le loro teorie in questa proposta: abolizione della proprietà privata.
Le risorse morali sono la leva fondamentale della costruzione del comunismo nella società umana.
Il comunismo è che se entri in una casa e mangiano della minestra, ti diano della minestra, anche se sei stagnino, e se mangiano del panettone, a Natale, ti diano del panettone. Ecco cos'è il comunismo.
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