L’amore viene presentato come una realtà originaria, più profonda e fondante di ogni semplice emozione o forma di attaccamento. Non si riduce a un sentimento passeggero, né a un moto di desiderio, e nemmeno a un semplice legame affettivo tra persone. È qualcosa che precede e sostiene la capacità stessa di conoscere: prima di riuscire a comprendere davvero il mondo, gli altri e persino noi stessi, occorre un’esperienza di apertura che l’amore rende possibile. L’amore, così inteso, non è uno stato d’animo tra gli altri, ma una forza che permette di uscire da sé, di accogliere l’altro così com’è, e di vedere la realtà in modo più vero. Con l’amore l’altro non è più un oggetto da analizzare, ma un mistero da rispettare. La conoscenza nasce allora non dal controllo, ma dalla disponibilità, dalla fiducia e dall’ascolto. In questo modo, la mente viene guidata da un cuore capace di donarsi e di lasciarsi trasformare. La verità, senza questo movimento, rimarrebbe astratta, fredda, distante; grazie all’amore diventa esperienza viva, relazione, incontro. Chi ama autenticamente non solo sente di più, ma vede più in profondità, perché riconosce che l’essenziale non si conquista, ma si riceve. L’amore diventa così la condizione segreta che rende ogni autentica comprensione realmente possibile.