Essere poveri è il meno. È l'esser conosciuti come poveri, che fa male.
Uno stomaco pieno è un grande aiuto per la poesia, e a dire il vero, nessun sentimento di nessun genere potrebbereggersi su uno stomaco vuoto.
Voglio una casa che abbia superato tutti i suoi problemi, non voglio passare il resto della mia vita tirando su una casa giovane e inesperta.
Noi siamo gli infelici schiavi del nostro stomaco.
A voler essere sinceri, lavorare è meno noioso che divertirsi.
È impossibile godere della pigrizia fino in fondo se non si ha parecchio lavoro da compiere.
Non bisogna mai disprezzare i poveri, perché questo disprezzo ricade su Dio.
Non esiste un uomo tanto povero da non poter donare qualcosa agli altri.
È il povero che conta le sue pecore.
La povertà è una forma di alitosi spirituale.
I poveri sono quelli che si sentono poveri, e la povertà consiste nel sentirsi povero.
La scuola della povertà è la nulrice dei grandi animi.
I poveri, ci vuol poco a farli comparir birboni.
La peggior povertà non è di chi non abbia abbastanza, ma di chi sempre desideri più che non ha.
Si dice che i ricchi possono permettersi di essere caritatevoli. Be', i poveri possono permettersi di essere nobili.
I poveretti sono come le pecore, vanno sempre con gli occhi chiusi dove vanno gli altri.