Se dovessi scegliere tra il tuo amore e la mia vita, sceglierei il tuo amore, perché è la mia vita.
— Jim Morrison
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La nostra interpretazione
In queste parole prende forma un sentimento assoluto, in cui la persona amata non è solo parte della vita, ma coincide con essa. L’io che parla non stabilisce una gerarchia fra il proprio respiro e l’affetto che prova: i due elementi si fondono, fino a rendere l’amore la condizione stessa della propria esistenza. Non si tratta di un semplice romanticismo superficiale, ma di una dichiarazione radicale di dipendenza emotiva, dove il senso del vivere viene interamente assorbito nella relazione con l’altro.
La scelta espressa non è realmente un aut aut, bensì la rivelazione che non c’è vita possibile senza quell’amore. In questo modo la persona amata diventa origine di significato, scopo, direzione. È come se ogni battito, ogni gesto, ogni speranza trovasse la propria ragione in quel legame. L’idea di sé viene ridimensionata: il confine tra identità personale e sentimento si assottiglia, fino quasi a sparire. Ne nasce un ritratto di dedizione totale, in cui ci si consegna all’altro non per annullarsi, ma perché in quell’unione si riconosce la forma più autentica di sé e il proprio modo di esistere nel mondo.