Non avere paura della morte, fa meno male della vita.
In questo mondo di guerra e violenza anche i fiori piangono... e noi continuiamo a credere che sia rugiada.
Se hai un'idea rispettala, non perché è un'idea, ma perché è tua.
Penso a me stesso come a un essere umano intelligente e sensibile, ma con l'anima di un pagliaccio, che mi costringe a distruggere tutto nel momento più importante.
Quando moriremo andremo sicuramente in Paradiso, perchè l'Inferno l'abbiamo già vissuto qui.
Io vivo per dominare la vita, non per essere schiavo.
La morte che tanto temiamo e rifiutiamo interrompe la vita, non la elimina.
Non v'è rimedio per la nascita e la morte salvo godersi l'intervallo.
Di morte mangerai, che mangia gli uomini, e il morir finirà, morta la morte.
Morrai non perché sei malato, ma perché vivi.
Né visita di morto senza riso, né sposalizio senza pianto.
Quando un uomo muore, non viene strappato un capitolo dal libro, ma viene tradotto in una lingua migliore.
L'importante è che la morte mi colga vivo.
La morte, la vita, la fama, l'infamia, il dolore, il piacere, la ricchezza, la povertà, tutto ciò tocca ugualmente a buoni e cattivi, non essendo queste cose né belle né brutte; e, dunque, neppure beni o mali.
Morire è la condizione stessa dell'esistenza. In ciò mi rifaccio a tutti coloro che hanno detto che è la morte a dar senso alla vita proprio sottraendole tale senso. Essa è il non-senso che dà un senso negando questo senso.
La morte può essere l'espiazione delle colpe, ma non può mai ripararle.