L'essenza della sua bellezza era il disincanto.
Gli amanti, in particolare gli amanti clandestini, posseggono le cose dei loro spasimanti con un'autorità che è sconosciuta nel sacro vincolo del matrimonio.
Era una donna che parlava sempre di soldi, peggio di uno che mangia i piselli col coltello.
La saggezza è la conoscenza del bene e del male, non la capacità di scegliere tra le due cose.
Era una di quelle domeniche di mezza estate in cui tutti se ne stanno seduti e continuano a ripetere: Ho bevuto troppo ieri sera.
La felicità è una farfalla che ti si posa un attimo sulla testa e ti rende tanto più ridicolo quanto maggiore è la sua bellezza.
Prometti a te stesso di parlare di bontà, bellezza, amore a ogni persona che incontri; di far sentire a tutti i tuoi amici che c'è qualcosa di grande in loro; di guardare al lato bello di ogni cosa e di lottare perché il tuo ottimismo diventi realtà.
È stata la bella che ha ucciso la bestia.
Una volta la bellezza era un dono intimo e da scoprire con pudore. Oggi, massificata in provini e casting, è diventata un possibile lavoro per chi non sa fare niente.
L'uomo è capace di produre il bello solo nella misura in cui, lasciandosi trascinare dal puro desiderio d'amore (éros), si volge dalla bellezza naturale verso questa Idea e ne diviene partecipe contemplandola.
La bellezza si vede. Il fascino si sente.
La bellezza si vede quando c'è qualche cosa dietro l'anima.
È sempre libera e aderente: libera perché non aderisce a una conoscenza concettuale, aderente perché aderisce a un'interpretazione della natura.
Una donna spiritosa è un tesoro, una bellezza spiritosa è un potere.
La bellezza è una garanzia della possibile conformità fra l'anima e la natura, e quindi un motivo di fede nella supremazia del bene.