La vita è un vaso magico riempito fino all'orlo, progettato in modo che non si possa bagnarsi in esso, né attingervi, ma trabocca nella mano che vi getta tesori all'interno. Getta della malizia e traboccherà odio, getta della carità e traboccherà amore.
— John Ruskin
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La nostra interpretazione
La vita viene presentata come un contenitore misterioso e colmo, che non si lascia possedere né usare direttamente, ma che restituisce a chi agisce su di essa ciò che vi ha immesso, amplificato e trasformato. Ogni gesto, pensiero e intenzione diventa una sorta di seme gettato in una fonte sovrabbondante: la mano che dona, allo stesso tempo, riceve il trabocco di ciò che ha offerto. Quando dentro vengono gettati egoismo, rancore o malizia, ciò che ritorna è un eccesso di ostilità, conflitto e distruzione interiore. Al contrario, quando si scelgono generosità, tenerezza e compassione, ciò che trabocca è una forma di bene che si manifesta sotto forma di affetto, fiducia e amore. La vita non viene descritta come neutra, ma come un sistema di risonanza morale: amplifica la qualità delle nostre scelte. L’amore che ne scaturisce non è romanticismo superficiale, ma il frutto di una disposizione interiore pura, fondata sulla capacità di donarsi senza calcolo e sulla responsabilità di ciò che si decide di alimentare nel proprio cuore e nel mondo. In questo modo l’esistenza stessa appare come uno specchio che rimanda, potenziato, il contenuto che vi abbiamo depositato.