Così io vivo nel mondo più come osservatore dell'umanità che come appartenente alla specie.— Joseph Addison
Così io vivo nel mondo più come osservatore dell'umanità che come appartenente alla specie.
L'allegria è soprattutto, fomento di salute.
Ciò che è la cultura per un blocco di marmo è l'educazione per un'anima umana.
La vera felicità è di natura riservata, ed è nemica del fasto e del rumore; essa nasce, in primo luogo, dal godimento di se stessi, e quindi dall'amicizia e dalla conversazione di pochi compagni scelti.
La lettura è per la mente quel che l'esercizio è per il corpo.
Non vi è nulla che trovi così presto la via dell'anima come la bellezza, la quale permea subito l'immaginazione di una soddisfazione e di un compiacimento segreto, e dà una rifinitura a tutto ciò che è grande o inusitato.
Sogna in silenzio, ma vivi ad alta voce.
Il mondo è nelle mani di coloro che hanno il coraggio di sognare e di correre il rischio di vivere i propri sogni.
Il limite più grande che ho accettato è quello di essere vivo. Non ho 'deciso' di essere vivo.
Dicevano gli argonauti che navigare è necessario, ma che non è necessario vivere. Noi, argonauti della sensibilità malata, diciamo che sentire è necessario, ma che non è necessario vivere.
Si può far finta di filosofare, ma non si può far finta di vivere.
Vivere in modo tale che tu abbia bisogno di desiderare di rivivere, questo è il tuo dovere.
Chi vive secondo le prescrizioni del medico, vive infelicemente.
Non serve a niente rifugiarsi nei sogni e dimenticarsi di vivere.
Non si può scegliere il modo di morire. E nemmeno il giorno. Si può soltanto decidere come vivere. Ora.
Vivere è una malattia a cui il sonno viene una volta al giorno a recare un po' di sollievo. Questo però è solo un palliativo: il rimedio è la morte.