Doveva amarlo di un amore combattivo.
Nel cogliere il frutto della memoria si corre il rischio di sciuparne il fiore.
Guai all'uomo il cui cuore da giovane non ha appreso a sperare, ad amare e a riporre fiducia nella vita!
Si dovrebbe andare oltre i limiti della normale sensibilità per influenzare profondamente le altre persone.
Giudica un uomo in base ai suoi nemici oltre che dai suoi amici.
Quanto più una persona è intelligente, tanto meno diffida dell'assurdo.
La battaglia per la libertà non è mai persa, perché non è mai vinta.
A volte uno rimane fedele a una causa solo perché i suoi avversari non cessano di essere insipidi.
Attaccare o fuggire fanno parte dello scontro. Quello che non appartiene alla lotta è restare paralizzati dalla paura.
Nella natura non si dà evidentemente soltanto ciò che è funzionale per la conservazione della specie ma anche tutto quello che non è tanto funzionale da minacciarne il patrimonio essenziale.
Credo nella lotta armata come unica soluzione per i popoli che lottano per liberarsi.
Ho perso la battaglia contro una modernità commercializzata, medicalizzata e totalitaria.
Noi veniamo rapiti dalla bellezza di un fiore o dal silenzio di un bosco, e non ci rendiamo conto che dietro quel fiore e quel bosco c'è sempre una lotta per la vita.
Rissa? I rugbisti non fanno risse, ma cercano soltanto di conoscersi più da vicino.
Sono più quelli che muoiono nella fuga che non quelli che muoiono combattendo.
La morte deve averlo colto nel sonno. Perché se Roosevelt fosse stato sveglio, ci sarebbe stata una lotta.[Il Vice Presidente Thomas Marshall parlando di Teddy Roosevelt].