Erano due individui perfettamente insignificanti e senza capacità, la cui esistenza è resa possibile solo grazie alla elevata organizzazione delle moltitudini incivilite.
Un uomo si giudica dai suoi nemici non meno che dai suoi amici.
La vanità gioca orrendi scherzetti alla nostra memoria.
La madre delle invenzioni è la necessità, ma anche la paura non è priva di ingegnosi sotterfugi.
La vera vita di un uomo è quella che gli viene accordata nel pensiero degli altri uomini, per rispetto o per amore.
La vita non sopporta che ci si guardi troppo dentro.
Le parole fanno due cose principali: forniscono cibo per la mente e creano luce per la comprensione e la consapevolezza.
La modestia si basa sulla consapevolezza del proprio fascino.
Gli altri hanno un'idea molto più chiara di me di ciò che potrei fare.
La sofferenza è necessaria per crescere in consapevolezza.
Ciascuno di noi ha più qualità di quel che non si creda, ma solo il successo le mette in luce, forse perché allora ci si aspetta di vederci smettere d'esercitarle.
Riposa bene chi non avverte quanto infelicemente stia dormendo.
In questo mondo a che serve vivere molti anni di confusa insipienza? Meglio un istante cosciente grazie al quale raggiungere la consapevolezza suprema.
I moralisti e i rigoristi della disciplina sono uomini che si rendono oscuramente conto delle proprie imperfezioni.
Il pensiero cosciente è la pulizia finale.
Quando una persona ti ha perso davvero lo avverte in un istante, è l'istante in cui ti accorgi che l'occasione migliore è ancora là fuori per te.
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