Il pensiero è sempre la pietra d'inciampo della poesia.— Khalil Gibran
Il pensiero è sempre la pietra d'inciampo della poesia.
Come é nobile chi, col cuore triste, vuol cantare ugualmente un canto felice, tra cuori felici.
Spesso ho odiato per difendermi; ma se fossi stato più forte non sarei ricorso a quest'arma.
Non puoi giudicare nessuno al di là di quanto conosci di lui; ed è ben poco quel che tu ne conosci.
Ho incontrato la contorta schiavitù, che fa muovere per paura la lingua dei deboli, spingendoli a dire cose che non sentono, cosicché essi fingono di meditare sulla loro condizione mentre, in realtà, sono soltanto sacchi vuoti che persino un bambino può ripiegare o appendere.
Fate allora che ciascuna stagione racchiuda tutte le altre, e il presente abbracci il passato con il ricordo ed il futuro con l'attesa.
Un tempo si credeva che lo zucchero si estraesse solo dalla canna da zucchero, ora se ne estrae quasi da ogni cosa; lo stesso per la poesia, estraiamola da dove vogliamo, perché è dappertutto.
La poesia non è meno misteriosa degli altri elementi dell'Universo.
La poesia è un modo di prendere la vita alla gola.
La scienza, come la poesia, si sa che sta a un passo dalla follia.
La poesia è nata da sé, spontaneamente su un'onda d'amore, sull'onda d'amore per le cose che erano intorno a me che sentivo fraterne e unite in uno stesso destino e in una stessa fine.
La poesia non ha nulla a che fare con la versificazione. Consiste in ciò che si trova nel mondo, al di qua di quanto ci è permesso di osservare.
Il vino è la poesia della terra.
Il poeta comprende la natura meglio dello scienziato.
Prosa = parole nel miglior ordine possibile; poesia = le migliori parole possibili nel miglior ordine possibile.
Ciò che in poesia è strabiliante diventa brusco in prosa, la forza diventa brutalità, la vivacità ardore e l'audacia sfacciataggine.