La fantasia è la figlia diletta della libertà.— Leo Longanesi
La fantasia è la figlia diletta della libertà.
La nostra vita è un test. Se fosse una vita vera ci direbbero dove andare e che cosa fare.
Quando era fascista abusava di verbi al tempo futuro; ora, democratico, si serve del condizionale.
Certo, la nostra coscienza è un grande impedimento, ma poi ci si accorda sempre con lei, come col fisco.
La miseria italiana è la grande scusa che permette al governo di gettar via denari.
Le nostre esperienze ci seguono; le nostre antipatie ci precedono.
I cartoni animati sono affascinanti e piacciono sempre ai bambini, non c'è niente da fare: sono la Fantasia, il Colore, la Gioia.
L'affidarsi alla memoria, è la volontà dell'uomo di non scomparire. E quando la conoscenza si arresta, subentrano i sensi, che alimentano la fantasia.
In amore non c'è disastro più spaventoso che la morte dell'immaginazione.
La fantasia umana è immensamente più povera della realtà.
La rivoluzione è sempre per tre quarti fantasia e per un quarto realtà.
La fantasia altro non è che memoria o dilatata o composta.
La fantasia abbellisce gli oggetti cingendoli e quasi irraggiandoli d'immagini care. Nell'oggetto amiamo quel che vi mettiamo di noi.
La più grande amica e la più grande nemica dell'uomo è la fantasia.
Troverai sollievo alle vane fantasie se compirai ogni atto della tua vita come se fosse l'ultimo.
I lettori sono personaggi immaginari creati dalla fantasia degli scrittori.