Se c'è una cosa che in Italia funziona è il disordine.
L'intellettuale è un signore che fa rilegare i libri che non ha letto.
Non c'è posto per la fantasia, ch'è la figlia diletta della libertà.
Fanfare, bandiere, parate. Uno stupido è uno stupido. Due stupidi sono due stupidi. Diecimila stupidi sono una forza storica.
Gli italiani sono buoni a nulla ma capaci di tutto.
Popolo di navigatori, che sbarca il lunario.
Se l'ordine è il piacere della ragione, il disordine è la delizia dell'immaginazione.
Oggi gli uomini cercano Dio non per l'ordine che trovano nell'Universo ma per il disordine che trovano in se stessi.
Lo scopo della legge è di fare ordine nella confusione della vita umana, garantendole possibilità di tutelarsi, mezzi, e persino dignità.
Chi prega non può venire a patti con il disordine, sa armonizzare bene ogni cosa.
La sua vita era stata disordinata e confusa da allora, ma se riusciva una sola volta a ritornare a un certo punto di partenza e ricominciare lentamente tutto daccapo, sarebbe riuscito a capire qual era la cosa che cercava.
Il disordine ha già salvato la vita a migliaia di individui. In guerra basta spesso la più piccola deviazione da un ordine per portare in salvo la pelle.
Procediamo con disordine. Il disordine dà qualche speranza. L'ordine nessuna. Niente è più ordinato del vuoto.
Le nostre vere scoperte vengono dal caos, dall'andare nella direzione che sembra sbagliata e stupida e sciocca.
In ogni caos c'è un cosmo, in ogni disordine un ordine segreto.
Siede arbitro il Caos, e con le sue decisioni raddoppia ancora il contrasto per il quale regna; a lui presso governa supremo il Caso.