Soltanto sotto una dittatura riesco a credere nella democrazia.— Leo Longanesi
Soltanto sotto una dittatura riesco a credere nella democrazia.
Abuso di potere, mitigato dal consenso popolare: ecco l'ideale della nostra democrazia.
Gli italiani sono buoni a nulla ma capaci di tutto.
Quanti milioni di alberi si sarebbero potuti salvare se, invece di scrivere un brutto romanzo, molti scrittori si fossero accontentati di un solo aforisma.
Una società fondata sul lavoro non sogna che il riposo.
Credeva, era un fervido credente: credeva, soprattutto, nella forza della chiesa per mandare all'estero valuta pregiata.
Il migliore dei tiranni non può essere preferibile alla peggiore delle democrazie.
La legge è legge, sia essa giusta o no, nessuna democrazia, nessuna repubblica sarebbero possibili se si obbedisse soltanto alle leggi che si approvano. Ma nessuna sarebbe accettabile se si dovesse, per obbedienza, rinunciare alla giustizia o tollerare l'intollerabile.
La democrazia è sempre, per sua natura e costituzione, il trionfo della mediocrità.
La democrazia è solo un sogno: dovrebbe essere posta nella stessa categoria dell'Arcadia, di Babbo Natale e del Paradiso.
La democrazia è necessaria per la pace e per minare le forze del terrorismo.
Adulterio è l'applicazione della democrazia per amore.
La democrazia, diciamolo pure, diffida, a buon diritto, dell'intelligenza. E quindi ha costruito un meccanismo, le elezioni basate sul principio della maggioranza, che necessariamente e coerentemente premia i mediocri.
Gli americani sono portatori sani di democrazia.
La democrazia sostituisce l'elezione da parte dei molti incompetenti all'incarico affidato dai pochi corrotti.
Democrazia significa governo degli incolti, mentre aristocrazia significa governo dei maleducati.