Chi piglia la biscia per la coda, quella poi lo morde.
La pittura è una poesia muta, e la poesia è una pittura cieca.
Il cedro, insuperbito della sua bellezza, dubita delle piante che li son d'intorno, e fattolesi torre dinanzi, il vento poi, non essendo interrotto, lo gittò per terra diradicato.
Quattro sono le potenzie: memoria e intelletto, lascibili e concupiscibili. Le due prime son ragionevoli e l'altre sensuali.
L'omo ha desiderio d'intendere se la femmina è cedibile alla dimandata lussuria, e intendendo di sì e come ell'ha desiderio dell'omo, elli la richiede e mette in opera il suo desiderio, e intender nol pò se non confessa, e confessando fotte.
Si come ogni regno in sé diviso è disfatto, così ogni ingegno diviso in diversi studi si confonde e indebolisce.
La sete di vendetta cambia una persona. La spinge a compiere azioni che pensava di non essere in grado di fare.
Se ti portano via la moglie la miglior vendetta è lasciargliela.
Una vendetta di zio noi la contiamo come mezza vendetta di padre: è come se ci avessimo una vendetta di padre in bianco, già eseguita.
La collera aspira a punire:e, come osservò acutamente un uomo d'ingegno, le piace più d'attribuire i mali a una perversità umana, contro cui possa far le sue vendette, che di riconoscerli da una causa, con la quale non ci sia altro che rassegnarsi.
Sapete cosa è successo, si sa, nel 1938: la Francia e l'Inghilterra vendettero la Cecoslovacchia a Hitler.
L'aforisma è genio e vendetta e anche una sottile resa alla realtà biblica.
Si soffocano i clamori, ma come vendicarsi del silenzio.
Poiché non possiamo raggiungerla, vendichiamoci inveendole contro.
Voi uomini pensate solo alla vendetta, all'onore, a mostrare il vostro valore di guerrieri, ma questo non fa che perpetuare gli odi, rinvigorire i rancori. Voi inseguite la gloria, noi piangiamo i nostri figli, i nostri fratelli, i nostri padri e mariti.
La democrazia è più vendicativa dei Gabinetti. Le guerre tra i popoli saranno più orribili di quelle tra i re.