L'esistenza dei cristiani dimostra la non esistenza di Dio.
Scandalo è non darlo.
Ci sono persone a cui la morte dona un'esistenza.
La vecchiaia è un alibi.
Il misantropo è colui che rimprovera agli uomini di essere ciò che egli è.
Chi ama veramente la vita non può odiare la morte.
Se Cristo fosse qui, c'è una cosa che non vorrebbe mai essere: un cristiano.
Forse non c'è nulla che abbia contribuito all'introduzione e alla perpetuazione della bigotteria nel mondo più delle dottrine della religione cristiana.
Il cristianesimo ha arricchito il pasto erotico con lo hors-d'oeuvre della curiosità e lo ha rovinato con il dessert del rimorso.
Quei cattolici osservanti non si chiedevano se il lusso delle chiese non insultasse la miseria de poveri.
Ho proprio l'intenzione di credere al Cristianesimo per il puro piacere d'immaginare che potrei essere dannato.
Non già il loro amore per il prossimo, bensì l'impotenza del loro amore per il prossimo impedisce agli attuali cristiani di metterci sul rogo.
Anche il cristianesimo non poté contentarsi di edificare il suo proprio altare: dovette per forza procedere all'abbattimento degli altari pagani. Solo partendo da questa fanatica intolleranza poté foggiarsi la fede apodittica, di cui l'intolleranza è appunto l'indispensabile premessa.
Già la parola "cristianesimo" è un equivoco, in fondo è esistito un solo cristiano e questi morì sulla croce.
Ci sono persone che vogliono render pesante la vita agli uomini, per nessun altro motivo se non quello di offrir loro in seguito le proprie ricette per l'alleviamento della vita, per esempio il proprio cristianesimo.
Cristiani, non tutti possono esserlo: è questione di fede, e diciamo anche, di grazia. Cattolici, tutti possono esserlo: è questione di volontà, di convenzione, di interesse.