L'esistenza dei cristiani dimostra la non esistenza di Dio.— Louis Scutenaire
L'esistenza dei cristiani dimostra la non esistenza di Dio.
Chi ama veramente la vita non può odiare la morte.
In questo mondo, non c'è che il terrore per difendersi dall'angoscia.
Il vero amore non è mai infelice.
Il misantropo è colui che rimprovera agli uomini di essere ciò che egli è.
Un gran lavoratore è un povero diavolo che si annoia.
Il cristianesimo, questa negazione della volontà di vita divenuta religione!
Il cristiano ordinario è una pietosa figura, un uomo che veramente non sa contare fino a tre, e che del resto, proprio a causa della sua irresponsabilità, non meriterebbe di essere punito così duramente come il Cristianesimo gli promette.
Il Cristianesimo sorse per alleviare il cuore; ma adesso deve prima opprimerlo, per poterlo poi alleviare. Per conseguenza perirà.
Ammesso che in genere si creda, il cristiano ordinario è una pietosa figura, un uomo che veramente non sa contare neanche fino a tre, e che del resto, proprio a causa della sua irresponsabilità, non meriterebbe di essere punito così duramente come il Cristianesimo gli promette.
La fede cristiana è fin da principio sacrificio: sacrificio di ogni libertà, di ogni orgoglio, di ogni autocoscienza dello spirito, e al tempo stesso asservimento e dileggio di se stessi, automutilazione.
Quasi ogni setta del cristianesimo rappresenta una perversione della sua essenza in un compromesso con i pregiudizi del mondo.
Non si può decentemente predicare il cristianesimo agli altri, se non si vive da cristiani.
È falso sino all'assurdo vedere in una "fede", per esempio nella fede della redenzione per mezzo di Cristo, il segno distintivo del cristiano: soltanto la pratica cristiana, una vita come la visse colui che morì sulla croce, soltanto questo è cristiano.
Il giansenismo dei cristiani è lo stoicismo dei pagani, degradato nella forma e condotto alla portata di una plebaglia di cristiani; e questa setta ha avuto per difensori dei Pascal e degli Arnaud!
Non già il loro amore per il prossimo, bensì l'impotenza del loro amore per il prossimo impedisce agli attuali cristiani di metterci sul rogo.