Non chi ha poco è povero, ma chi desidera più di quello che ha.— Lucio Anneo Seneca
Non chi ha poco è povero, ma chi desidera più di quello che ha.
Non c'è cosa che per noi comporti mali peggiori del conformarsi all'opinione pubblica, considerando migliore quello che è accolto da più largo consenso.
Come è dolce aver estenuato e abbandonato le passioni!
Evitate tutto ciò che piace al volgo e che viene dal caso; fermatevi sospettosi e pavidi di fronte ad ogni bene fortuito: l'esca alletta fiere e pesci e li inganna.
Ogni giorno deve essere organizzato come se fosse l'ultimo e concludesse la nostra vita.
Quando insegnano, gli uomini imparano.
I poveri sono le brioches dell'anima.
La sola cosa che può consolare della povertà è la stravaganza.
In un paese ben governato la povertà è qualcosa di cui ci si deve vergognare.
Se vuoi salire fino al cielo, devi scendere fino a chi soffre e dare la mano al povero.
Chi pensa di potersi permettere di essere negligente non è lontano dalla povertà.
Il lusso, la spensieratezza e lo spettacolo consueto della ricchezza fanno quei ragazzi così belli, che si direbbero d'una pasta diversa da quella dei figli della mediocrità e della povertà.
D'accordo: la povertà non è una vergogna. Ma quel che m'insospettisce è il fatto che questa sentenza sia stata inventata dai ricchi.
Dobbiamo pensare quanto più lieve dolore sia non avere che perdere: e comprenderemo che la povertà ha tanto meno materia di sofferenze quanto minore ne ha di danni.
"Ricco no" - disse - "sono un povero con soldi, che non è la stessa cosa."
Tutti qui viviamo in una condizione di ambiziosa povertà.