Tutto quello che si può dire si può dire chiaramente.
Nella vita, come nell'arte, è difficile dire qualche cosa che sia altrettanto efficace del silenzio.
Essere buoni con chi non ti ha caro richiede non solo molta benevolenza ma anche molto tatto.
Tutta la filosofia è «critica del linguaggio».
Anche i pensieri talvolta cadono immaturi dall'albero.
Senza un pò di coraggio non si può scrivere nemmeno un'osservazione sensata su se stessi.
Il vero oscurantismo non consiste nell'impedire la diffusione di ciò che è vero, chiaro ed utile, ma nel mettere in circolazione ciò che è falso.
Quelli che scrivono con chiarezza hanno dei lettori, quelli che scrivono in modo ambiguo hanno dei commentatori.
Qualunque cosa che può essere detta, può essere detta in modo chiaro.
Per la mente che vede con chiarezza non c'è necessità di scelta, c'è azione.
La chiarezza è una giusta distribuzione di luce e ombra.
Quello che mi interessa è solo vivere, capito cosa voglio dire? Pensare positivamente, puro e chiaro. E potrò camminare sempre a testa alta e fare le cose liberamente.
È preferibile parlar chiaro e vuotare il sacco. Ogni parola che rimane nel gozzo incancrenisce.
L'insistenza sulla chiarezza a tutti i costi è basata su una mera superstizione sul modo in cui funziona l'intelligenza umana.
Per poter criticare, si dovrebbe avere un'amorevole capacità, una chiara intuizione e un'assoluta tolleranza.
Chi scrive chiaro, sa scrivere La semplicità - non solo nella lingua - è fatica invisibile, ma porta vantaggi evidenti. Quello che scrivete, e come lo scrivete, può cambiare la vostra vita.