I bambini sono un genere voluttuario.— Marcello Marchesi
I bambini sono un genere voluttuario.
L'unione fa lo sciopero.
Ateo. Uno che crede nell'al di qua.
Siamo cauti nei giudizi. Prima di dire che uno è stronzo bisogna leccarlo.
La donna è mobile, l'uomo è falegname.
Se son rose sfioriranno.
I bambini sono persone serie, detestano gli scherzi stupidi. Sanno che prima o poi si avverano.
Il bambino è padre dell'uomo.
Ogni bambino che nasce è in qualche misura un genio, così come un genio resta in qualche modo un bambino.
I bambini fanno paura quando le loro parole e le intenzioni sono cariche del sapere degli adulti.
Non c'è responsabilità più sacra di quella che il mondo ha verso i bambini. Non c'è dovere più importante di garantire che siano rispettati i loro diritti, che il loro benessere sia tutelato, che le loro vite siano libere dalla paura e dal bisogno e che essi possano crescere nella pace.
Non è bello esser bambini: è bello da anziani pensare a quando eravamo bambini.
Un bambino è un amore diventato visibile.
Non tutti i bambini hanno la fortuna di essere orfani.
I bambini partecipano sempre, per istinto mimetico, al nervosismo di chi sta con loro; e in particolare avvertono sempre ogni turbamento o ogni sovversione imminente, di qualunque genere, nella situazione familiare.
I bambini sono tuttora il simbolo dell'eterno matrimonio tra l'amore e il dovere.