La parte preparatoria dei rimorsi, di solito, è abbastanza piacevole.
La salute è la madre degli stravizi.
Siamo cauti nei giudizi. Prima di dire che uno è stronzo bisogna leccarlo.
Perché denunciare il reddito dopo il bene che vi ha fatto?
La donna è mobile, l'uomo è falegname.
Affogò perché si vergognava a gridare aiuto.
Il rimorso è una violenta indigestione della mente.
Il rimorso non è mai per azioni che abbiamo commesso o che non abbiamo commesso; non è per ciò che facciamo; bensì per ciò che fummo, siamo e fatalmente saremo: non riguarda soltanto il passato, ma anche il futuro.
I rimorsi sono gli impulsi sadici del cristianesimo.
L'altruismo è un rimorso dell'egoismo.
I popoli non sono disposti al rimorso, che è un problema solo dell'individuo.
Una volta il rimorso veniva dopo, adesso mi precede.
Il rimorso non si lava. Non si lava nemmeno se ci pentiamo sinceramente, nemmeno se ci perdona la persona che abbiamo danneggiato. Ci sono delle anime buone che perdonano con facilità. Ma noi, vedendo la loro bontà, ci sentiamo ancora più colpevoli.
Il rimorso dorme in un periodo prospero, ma si risveglia nella sventura.
Nel Macbeth, il bene appare solo nella vendetta che il bene compie, nel rimorso, nella punizione. Nessuna figura ne impersona la presenza.
Le vittime sono anch'esse colpevoli, se non altro dei nostri rimorsi.