Non vivo per mangiare, ma mangio per vivere.— Quintiliano
Non vivo per mangiare, ma mangio per vivere.
Fiacca è una educazione che chiamiamo indulgente: essa spezza tutte le forze della mente e del corpo.
A chi è felice è difficile avere una vera comprensione della miseria.
Quelli che appaiono saggi in mezzo agli stupidi, in mezzo ai saggi appaiono stupidi.
Un'educazione troppo indulgente è dannosa perché fiacca gli slanci della mente e tutto il vigore del corpo.
Diamo alla necessità le lodi della virtù.
Diceva che gli altri uomini vivono per mangiare, mentre lui mangiava per vivere.
Chi non mangia da tutte due le bande, non è buona simia.
Negli Stati Uniti si mangia veramente male. In certi ristoranti con il conto ti portano anche la prognosi.
Non c'è uomo che non possa bere o mangiare, ma sono in pochi in grado di capire che cosa abbia sapore.
Se vuoi star sano, non mangiare senza voglia.
Se mentre mangi con gusto non hai allato a tia una pirsona che mangia con pari gusto allora il piaciri del mangiare è come offuscato, diminuito.
Non si può pensare bene, amare bene, dormire bene, se non si ha mangiato bene.
Ecco com'è la vita. È un po' come la cucina, puzza altrettanto e bisogna sporcarsi le mani se si vuol far da mangiare; sappia soltanto sbrogliarsela con eleganza. È tutta qui la morale della nostra epoca.
Alcune persone hanno un modo sciocco di non curarsi, o fingere di non importarsene, di ciò che mangiano. Da parte mia, mi occupo con molta attenzione e studio alla mia pancia, e con molta cautela; perché ritengo che chi non si preoccupa della sua pancia, difficilmente si preoccuperà di altro.
La grande varietà di vivande ha prodotto molte malattie.