C'è una pazzia dello scrivere che si ha dentro, una pazzia, furiosa ma non è per questo che si è pazzi. Anzi.
È una meraviglia ignorare il futuro.
La solitudine significa anche: o la morte o il libro. Ma innanzi tutto significa alcol.
Si crede che, quando una cosa finisce, un'altra ricomincia immediatamente. No. Tra le due cose, c'è lo scompiglio.
La solitudine è una cosa senza la quale non si fa niente, senza la quale non si guarda più niente.
Scrivere è anche non parlare. È tacere. È urlare in silenzio.
La vita umana nel suo insieme, non è che un gioco, il gioco della pazzia.
La follia umana non impedisce la rotazione delle stelle.
Gli uomini sono così necessariamente pazzi che il non essere pazzo equivarrebbe a essere soggetto ad un altro genere di pazzia.
Tutti i pazzi sono sempre armati d'una continua vigile diffidenza.
L'ottica dei pazzi è da prendersi in seria considerazione: a meno che non si voglia essere progrediti in tutto fuorché sul problema dei pazzi, limitandosi comodamente a rimuoverli.
Il pazzo non è l'uomo che ha perso la ragione. Il pazzo è l'uomo che ha perso tutto tranne la ragione.
Non ci sono più false pazzie di quelle che talvolta fanno i saggi.
Magnifico fare il pazzo, se si è intelligenti.
La pazzia, signore, se ne va a spasso per il mondo come il sole, e non c'è luogo in cui non risplenda.
Amo vivisezionare le ragazze. Sapevi che sono totalmente pazzo?
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