C'è il momento in cui ogni scelta diventa irreversibile.— Marguerite Yourcenar
C'è il momento in cui ogni scelta diventa irreversibile.
Noi abbiamo una sola vita: se anche avessi fortuna, se anche raggiungessi la gloria, di certo sentirei di aver perduto la mia, se per un solo giorno smettessi di contemplare l'universo.
L'ipocrisia degli uomini? Non esageriamola. La maggior parte pensa troppo poco per pensare doppio.
La memoria della maggior parte degli uomini è un cimitero abbandonato, dove giacciono senza onori i morti che essi hanno cessato di amare.
Abbiamo l'abitudine di parlare come se le tragedie si svolgessero nel vuoto: ma chi le condiziona è lo sfondo.
Per gli psicologi l'oblio nasconde sempre un segreto: questi analisti si rifiutano di affrontare il vuoto desolato.
Se bussi una due tre quattro cinque infinite volte a una porta ambita e non si apre, non significa che non ti vogliono, che fanno finta di non sentirti, che ti hanno escluso dalla loro madia e dal loro giaciglio, significa che è la porta sbagliata per te.
La vera scelta non è mai tra il fare una cosa e il non farla. Ma tra il farla o non farla per coraggio oppure per paura.
A ogni essere umano è stata donata una grande virtù: la capacità di scegliere. Chi non la utilizza, la trasforma in una maledizione e altri sceglieranno per lui.
La scelta è il male. Rifiutarsi di scegliere. Anzi, rifiutarsi, semplicemente.
Nella scelta dei loro balocchi gli uomini sono irrazionali come i bambini.
Fra imbecilli che vogliono cambiare tutto e mascalzoni che non vogliono cambiare niente, com'è difficile scegliere!
C'è poca scelta tra le mele marce.
Si deve essere sé stessi, fare le proprie scelte morali... anche quando richiedono vero coraggio. Altrimenti si è come robot, o lucertole.
Ogni scelta implica una rinuncia.
Aver la forza di scegliere ciò che si preferisce e di attenervisi. Se no è meglio morire.