Google è il primo motore immobile.
Ciascuno sempre connesso con il suo tutor virtuale e sconnesso dagli altri.
SMS al posto delle molotov e twitter al posto delle pietre. È la forza dell'intifada digitale.
L'uomo mangia per vivere e vive per mangiare.
Molto spesso è proprio la scarsità, la difficoltà di accesso a un cibo che ne fonda il valore di prodotto raro e pregiato.
Negli ultimi dieci anni abbiamo scoperto nuovi modi per creare, inventare e lavorare insieme sul web. Nei prossimi dieci anni ciò che abbiamo imparato verrà applicato al mondo reale.
Mi chiedo se la letteratura non si stia ritirando dalla vita pubblica e se per i giovani scrittori Internet non rappresenti una sorta di parco giochi. In questo periodo assistiamo a una situazione di stallo, a una stagnazione cui il vocabolo "comunicazione" conferisce una certa aura.
Mi sono reso conto che non ero abbastanza vecchio per disinteressarmi dell'evoluzione del mondo dei giovani e delle sue convenzioni di dialogo. Per questo non potevo fare a meno dei social network. Qualsiasi cosa uno faccia non può prescindere dalla conoscenza delle nuove generazioni.
I paparazzi mi hanno tormentata per anni. Visto che non posso eliminarli, cerco di batterli sul loro terreno e le foto me le faccio da sola, pubblicandole poi su Twitter. Così sono io a condurre il gioco.
E' bello poter comunicare via digitale con altre persone sparse nel mondo.
La tv aveva promosso lo scemo del villaggio rispetto al quale lo spettatore si sentiva superiore. Il dramma di Internet è che ha promosso lo scemo del villaggio a portatore di verità.
I social network devono il loro successo in termini di coinvolgimento dell'utente.
Mai gli esseri umani hanno avuto tante possibilità, attraverso la rete, di accedere a conoscenze e servizi limitando spostamenti e recuperando tempo di vita. Mai il mondo è stato tanto policentrico, con Paesi nuovi, miliardi di persone che stanno conquistando accettabili livelli di vita.
Andiamo a vedere a quanto ci quotano su Ebay!