Il primo nucleo essenziale della Chiesa è la famiglia, vera «Chiesa domestica».
Dopo ogni crisi, la vita riserva sempre nuove sorprese. Sono convinto che il meglio, nonostante tutto, ci stia sempre davanti. A qualsiasi età.
Noi sacerdoti non dobbiamo far sentire alla gente solo il profumo del Vangelo, ma anche la sua forza.
A che serve un prete se non a dare speranza?
Dio ci cerca infinitamente di più di quanto noi lo cerchiamo.
Ogni essere è una nota nella sinfonia dell'universo. Sentirsi parte di questa armonia universale dà le vertigini. Il Tutto cosmico non cancella la nostra identità, bensì le dà valore.
Il regime della Chiesa non è punto arbitrario; essa ha canoni e leggi che il Papa deve osservare.
La chiesa è l'unico luogo in cui, se qualcuno mi parla, io non sono obbligato a rispondere.
La domenica le chiese sono affollate, e tutti venerano il papa, anche se quasi nessuno lo ascolta in materia di anticoncezionali, perché si parte dal concetto che un anziano celibe, senza preoccupazioni di carattere pratico, non può essere un esperto di quel delicato argomento.
Il problema con la Chiesa è che ti dicono: muori adesso, paga dopo.
La predicazione della Chiesa fu efficacissima quando insegnava ad odiare l'ebreo. Sarà meno efficace ora che cercherà di insegnare ad amarlo. Perché allora secondava i bassi istinti dell'uomo. Da ora innanzi li contrasterà.
Sono nelle mani di Dio poiché sono nella mani della Chiesa.
La Chiesa combatte la passione con l'estirpazione in ogni senso: la sua prassi, la sua «cura» è il castratismo. Essa non chiede mai: «come si spiritualizza, si abbellisce, si divinizza un desiderio?»
La Chiesa giudica con le idee di Dio!
La forza della chiesa cattolica è la fede nelle superstizioni che da secoli instilla nelle anime semplici e sprovvedute.
Il sangue dei martiri è il seme della Chiesa.
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