Se c'è stata resistenza nella mia terra e se io, nel corso degli anni, sono riuscito ad avere una qualche coscienza antimafia, lo devo ad alcune figure di Chiesa.
Nel mio paese qualsiasi gioco vedesse toccare la palla con le mani era da ricchione.
Non lavorare per anni ti trasforma, essere trattati come mezze merde dai propri superiori, niente contratto, niente rispetto, niente danaro, ti uccide.
Pretendete di non implorare ciò che vi viene di diritto.
L'eroina. La droga dei miserabili.
La chiesa non è la padrona o la serva dello stato, ma la coscienza dello stato.
S'inganna singolarmente chi suppone che l'azione della Chiesa sugli uomini sia semplicemente individuale, e che essa formi persone, ma non popoli, né culture o civiltà.
La Chiesa non intende più dominare la società, ma camminare con gli uomini.
Che altro sono ancora queste chiese, se non le fosse e i sepolcri di Dio?
Non credo nella fede professata dalla chiesa ebraica, dalla chiesa romana, dalla chiesa greca, dalla chiesa turca, dalla chiesa protestante, né da qualsiasi altra chiesa che io conosca. La mia mente è la mia chiesa.
Diciamo così: Dio è il pittore, la nostra fede è la pittura, i colori sono la parola di Dio, il pennello è la Chiesa.
La storia del Papato è storia di briganti.
Tutte le chiese istituzionali nazionali, che siano ebraiche, cristiane o turche, mi sembrano null'altro che invenzioni umane, costituite per terrorizzare e asservire il genere umano e monopolizzare il potere e il profitto.
Il primo nucleo essenziale della Chiesa è la famiglia, vera «Chiesa domestica».
La Chiesa invece vive della verità. E la verità non fa calcoli di convenienza.
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