Forza e onore.— Massimo Decimo Meridio
Forza e onore.
Mi chiamo Massimo Decimo Meridio, comandante dell'esercito del Nord, generale delle legioni Felix, servo leale dell'unico vero imperatore Marco Aurelio. Padre di un figlio assassinato, marito di una moglie uccisa... E avrò la mia vendetta, in questa vita o nell'altra.
Se vi ritroverete soli, a cavalcare su verdi praterie col sole sulla faccia, non preoccupatevi troppo, perché sarete nei campi Elisi, e sarete già morti.
Un soldato ha il grande vantaggio di poter guardare il suo nemico negli occhi.
Il tempo degli onori presto sarà finito per te, principe.
Ciò che è stato preso con la forza può solo essere ripreso con la forza.
La potenza non consiste nel colpire forte o spesso, ma nel colpire giusto.
Chi vince in tutte le imprese non è la forza, ma la fortuna.
Il gatto impegna esattamente la forza necessaria, altri animali impiegano rozzamente tutte le loro energie anche quando non servirebbero.
La ragione è la follia del più forte. La ragione del meno forte è follia.
Non bisogna mai fare società con i più forti e i più furbi perché il debole o l'ingenuo ne uscirà sempre con le ossa rotte.
Il debole dubita prima della decisione; il forte dopo.
L'intensità del mio sentire sconvolge per potenza la più dotta espressione orale del mio dire.
La forza sta non nella difesa ma nell'attacco.
Le forti correnti trascinano con sé molto pietrame e sterpaglia, gli spiriti forti molte teste stupide e confuse.