Nulla giova alla felicità come sostituire il lavoro alle preoccupazioni.
Non c'è nulla di più bello d'una chiave, finché non si sa che cosa apre.
Quel che dice la scienza, è la natura o l'universo che glielo detta; non può essere un'altra voce, no, non può essere altro; e la cosa non è rassicurante. Noi siamo oggi fin troppo portati a non ascoltar che la scienza, in questioni che escono dal suo dominio.
Non dobbiamo guadagnarci la sua fiducia o la sua amicizia: è nato per essere nostro amico; quando i suoi occhi sono ancora chiusi, lui già crede in noi; prima ancora di nascere, ha già dato se stesso all'uomo.
Una virtù non è altro che un vizio che s'innalza in luogo di abbassarsi; e una qualità è un difetto che ha saputo rendersi utile.
La mancanza di qualcosa che si desidera è una parte indispensabile della felicità.
Per farsi un amico ci vuole quasi una vita. Bisogna essere stati poveri insieme e qualche volta felici.
Un tavolo, una sedia, un cesto di frutta e un violino; di cos'altro necessita un uomo per essere felice?
La felicità più che altro è un desiderio, è un'utopia.
Il segreto della felicità non è di far sempre ciò che si vuole, ma di voler sempre ciò che si fa.
La nostra felicità dipende da quello che siamo, dalla nostra individualità, mentre per lo più prendiamo in considerazione soltanto il nostro destino, vale a dire ciò che abbiamo e ciò che rappresentiamo.
Non so nemmeno se esiste la felicità. Intendo dire come condizione perpetua. Credo che la felicità siano picchi che durano attimi, secondi.
La felicità? Basta non badarci per vivere meglio.
Certo, l'ultima causa dell'essere non è la felicità, perocchè niuna cosa è felice.
La felicità non è avere quello che si desidera, ma desiderare quello che si ha.