Non è possibile abituarsi alla solitudine. L'uomo è solo ogni volta di più.
A nessuno dovrebbe essere consentito di scrivere più di un aforisma: non c'è anima così grande che non si possa esprimere con poche e precise parole.
Su tutte le tombe dovrebbe essere scritto: non piangetemi perchè sono morto, ma perchè avei voluto dirvi una cosa, una sola, e non ho trovato il modo.
Dove bruciano libri, prima o poi qualcuno accenderà un televisore.
Ormai tutto è talmente fuori posto che più niente è fuori luogo.
La solitudine non la si trova, la si crea.
Irena andò alla finestra per assaporare, nella calma ritrovata, la libertà della solitudine.
La grandezza è solitaria. Si direbbe anzi che la solitudine è condizione della grandezza.
Fra miliardi di secoli, la sofferenza e la solitudine di mia mamma, provocate da me, esisteranno ancora. Ed io non posso rimediare. Espiare soltanto.
L'unico modo di conservare la propria solitudine è di offendere tutti; prima di tutti coloro che si ama.
La solitudine è il destino di tutte le grandi menti: un destino a volte deplorato, ma sempre scelto come il minore di due mali.
Quando si è soli nel corpo e nello spirito si ha bisogno di solitudine, e la solitudine genera altra solitudine.
La solitudine significa anche: o la morte o il libro. Ma innanzi tutto significa alcol.
L'unico modo di salvaguardare la propria solitudine è ferire tutti, a cominciare da quelli che amiamo.
Chi si sente condannato alla solitudine può sempre fare qualcosa perché la sua solitudine sia ricca.
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