I martiri creano la fede, ma la fede non crea martiri.— Miguel de Unamuno
I martiri creano la fede, ma la fede non crea martiri.
La prima cosa necessaria per scrivere con efficacia è di non aver alcun riguardo per il lettore che non lo merita.
L'amore è compassione, e più si ama, più si prova compassione.
Bisogna cercare la verità e non la ragione delle cose, e la verità si cerca con l'umiltà.
Prendere un'abitudine è cominciare a cessare di essere.
Il martirio non è mai una sconfitta; il martirio è il grado più alto della testimonianza che noi dobbiamo dare.
Pensa che devi morire martire, spogliato di tutto, steso per terra, nudo, irriconoscibile, coperto di sangue e ferite, violentemente e dolorosamente ucciso e desidera che questo avvenga subito.
Il martirio è una grazia, solamente il Signore può darcela, ed è una grazia cui ci si prepara giorno dopo giorno facendo dono nelle circostanze ordinarie o straordinarie della nostra vita.
I martiri non costruiscono le chiese, bensì sono punti di riferimento oppure un alibi. Sono seguiti da preti e da bigotti.
Gli uomini rifiutano i profeti e li uccidono. Ma adorano i martiri e onorano coloro che hanno ucciso.
Il sangue dei martiri è semenza di Cristiani.
Il martirio è una grazia di Dio che non credo di meritare, ma se Dio accetta il sacrificio della mia vita, che il mio sangue sia un seme di libertà e il segno che la speranza sarà presto realtà.
Preghiamo e veneriamo le reliquie dei martiri e dei confessori al fine di adorare colui di cui essi sono testimoni è confessori.
Ogni essere che muore è un martire, un testimone dei limiti di questa realtà, è uno che ne ha sofferto.