La nostalgia non intensifica l'attività della memoria, non risveglia ricordi, basta a se stessa, alla propria emozione, assorbita com'è dalla sofferenza.
Contro i sentimenti siamo disarmati, poiché esistono e basta, e sfuggono a qualunque censura.
L'amore tra il cane e l'uomo è idilliaco. Non conosce conflitti, né scene raccapriccianti; non conosce sviluppi.
Lo scrittore che si sforza di sorvegliare le traduzioni dei suoi romanzi corre dietro alle innumerevoli parole come un pastore dietro a un gregge di pecore brade; triste figura ai propri occhi, ridicola agli occhi degli altri.
La vera bontà dell'uomo si può manifestare in tutta purezza e libertà solo nei confronti di chi non rappresenta alcuna forza.
Nel nostro mondo l'ozio è diventato inattività, che è tutt'altra cosa: chi è inattivo è frustrato, si annoia, è costantemente alla ricerca del movimento che gli manca.
Il pensiero di un uomo è innanzitutto la sua nostalgia.
Nostalgia: il ricordo delle cose passate.
È uno strano dolore morire di nostalgia per una cosa che non vivrai mai.
Il paese della nostra nostalgia è invece il normale, il decoroso, l'amabile, è la vita nella sua seducente banalità.
Per guarire da ogni nostalgia amorosa non c'è che sperimentare d'essere amato o voluto o bramato o quello che vuoi, da una persona che ci dia ai nervi.
La nostalgia è rendersi conto che le cose non erano insopportabili come sembravano allora.
La nostalgia dipinge un sorriso sul volto di pietra del passato.
Non c'è nostalgia più dolorosa di quella delle cose che non sono mai state!
La nostalgia è la sofferenza provocata dal desiderio inappagato di ritornare.
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