O Roma, o Orte.— Mino Maccari
O Roma, o Orte.
Ha molto più da nascondere tuo padre a te, che tu a lui.
Ogni imbecille tollerato è un'arma regalata al nemico.
L'attività del cretino è molto più dannosa dell'ozio dell'intelligente.
E fu così che io persi la sua verginità.
L'unico modo di incoraggiare l'arte è quello di scoraggiarla.
Roma intanto prospera sulle rovine di Alba.
Vivere a Roma è un modo di perdere la vita.
A Londra, tranne il Papa, c'è tutto. A Roma, tranne tutto, c'è il Papa.
Roma deve uscire dall'apatia e dall'immagine di paesone abbandonato e deve pensare ad avere il più alto profilo possibile.
Spesso mi tornano in mente cose che ho dimenticato negli anni. Ad esempio, l'altro giorno ho rivisto un mio duetto con Lionel Hampton, che serata. E quando mi ritrovai in un pianobar di via Veneto a Roma con Ella Fitzgerald e Oscar Peterson al pianoforte? Ero estasiato.
Roma de travertino, rifatta de cartone, saluta l'imbianchino, suo prossimo padrone.
Non attribuiamo i guai di Roma all'eccesso di popolazione. Quando i romani erano solo due, uno uccise l'altro.
Roma è la più stupida e prosaica delle città che conosco, senza spazio per chiunque abbia una testa o un cuore.
Roma è una città singolare. Disconosce i meriti dei suoi abitanti ed è pronta ad apprezzare virtù che non hanno.
Madre comune d'ogni popolo è Roma e nel suo grembo accoglie ognun che brama farsi parte di lei. Gli amici onora; perdona a' vinti; e con virtù sublime gli oppressi esalta ed i superbi opprime.