Mentre a Roma si discute, Sagunto è presa.— Tito Livio
Mentre a Roma si discute, Sagunto è presa.
I mediocri non sono mai fatti oggetto di odio perché l'odio mira in alto.
Per i barbari la fedeltà gira al girare della fortuna.
Quando la situazione è a noi favorevole, non si deve agire contro qualcuno con arroganza o violenza.
L'eleganza, i monili, le acconciature sono i simboli peculiari delle donne, di questi gioiscono e si vantano.
Le grandi ambizioni rendono grandi gli animi.
Roma de travertino, rifatta de cartone, saluta l'imbianchino, suo prossimo padrone.
A Roma tutto ha a un prezzo.
Che i romani non temano di produr troppo, e rammentino ciò che inculcava il nostro Genovesi: che un popolo abbondante in grano, vigne ed olivi è da natura costituito creditore degli altri.
Di Roma amo i ristoranti, le chiese e il modo naturale degli italiani di vivere la religione.
Solo a Roma ci si può preparare a comprendere Roma.
Non è il male che corre sulla terra, ma la mediocrità. Il crimine non è Nerone che suonava la lira mentre Roma bruciava, ma il fatto che egli suonava male.
Roma è diventata un brutto parcheggio. È indecente il modo in cui viene degradata una delle più belle città del mondo.
Madre comune d'ogni popolo è Roma e nel suo grembo accoglie ognun che brama farsi parte di lei. Gli amici onora; perdona a' vinti; e con virtù sublime gli oppressi esalta ed i superbi opprime.
Roma, della quale siamo più diretti debitori, rese il più grande servizio al mondo diffondendo la tradizione greca ed adattandola alle rinnovate condizioni delle terre occidentali.
Roma ha l'osteria, luogo popolaresco, un po' buio, bonario, con tavole di marmo, boccali di vino, belle insegne rossastre con le scritte: «Vino dei Castelli a tanto il litro».