Suicida: un tipo troppo impaziente.
"Contro la criminalità organizzata ci vuole fermezza". Infatti il governo non si muove.
Essere sconfitti in partenza ci fa risparmiare un sacco di tempo.
Nel presente sono imperfetto ma nel futuro sarò trapassato.
È inutile annacquare la vita sperando in questo modo di allungarla.
Anche un ateo può essere in buona fede.
Io non mi ucciderò. Si dimenticano così in fretta i morti.
Avevamo la sensazione che la vita sarebbe stata una gran cosa.
La felicità spinge al suicidio quanto l'infelicità, anzi ancora di più perché amorfa, improbabile, esige uno sforzo di adattamento estenuante, mentre l'infelicità offre la sicurezza e il rigore del rito.
Volevo solo andarmene. Ma non c'era nessun posto dove andare. Il suicidio? Gesù Cristo un'altra faticata. Avevo voglia di dormire per cinque anni di fila, ma non me lo permettevano.
C'è sempre qualcuno che giudica la propria vita tanto intollerabile da pensare che la soluzione migliore sia accelerare il trapasso a un altro livello di esistenza.
Il suicidio fu l'ultima virtù degli antichi. Nel pieno disfacimento d'ogni principio morale e di ogni credenza, essi formarono sotto il nome di stoicismo una filosofia della morte: non sapendo più vivere eroicamente, vollero saper morire da eroi.
Il suicidio varia in ragione inversa al grado di integrazione dei gruppi sociali di cui fa parte l'individuo.
Se non si legge, la vita è un lento suicidio.
Il suicidio, per il fatto di essere una scelta radicale, paradossalmente in fondo è più facile: un gesto, e via.
Se stiamo allevando ragazzi che sono così stupidi da uccidersi a causa di una canzone, a cosa servono in primo luogo i ragazzi?