L'evento su le ginocchia degli dèi s'asside.— Omero
L'evento su le ginocchia degli dèi s'asside.
Il vino mi spinge, il vino folle, che fa cantare anche l'uomo più saggio, e lo fa ridere mollemente e lo costringe a danzare, e gli tira fuori parole che sarebbe meglio tacere.
I doni degli dei nessuno può sceglierseli.
Mescola un po' d'insania alla tua saggezza: è dolce dimenticare nel luogo giusto.
Nello stesso momento guarda davanti e dietro.
A chi è nel bisogno non si addice il pudore.
Gli uomini creano gli dèi a propria immagine, non solo riguardo alla loro forma, ma anche al loro modo di vivere.
È una cosa stolta supplicare gli dei per ottenere ciò che uno è in condizione di procurarsi da se stesso.
Gli dèi sono tali in quanto, volutamente e intenzionalmente, non fanno nulla.
Che si siano sempre pregati gli dèi è umano, ma ciò non depone, a dire il vero, in favore della nostra eleganza. Meno che mai della loro.
Stanchezza, che d'un sol balzo vuol attingere le ultime cose, con salto mortale: una misera ignorante stanchezza, che non vuol più nemmeno volere: essa ha creato tutti gli dèi e i mondi dietro il mondo.
Se vi fossero degli dèi, come potrei sopportare di non essere dio! Dunque non vi sono dèi.
Dagli dèi, dobbiamo imparare perlomeno una virtù: la discrezione. Essi si comportano in ogni caso come se non esistessero.
Non sono da temere gli dèi; non è cosa di cui si debba stare in sospetto la morte; il bene è facile a procurarsi; facile a tollerarsi il male.
Ci siano o no gli dèi, di essi siamo servi.
Se tu percorrerai la terra, potrai trovare città senza mura, senza lettere, senza re, senza case, senza ricchezze, senza monete, senza teatri e palestre; ma nessuno vide mai né mai vedrà una città senza templi e senza dèi.