È una cosa stolta supplicare gli dei per ottenere ciò che uno è in condizione di procurarsi da se stesso.
Vuoto è l'argomento del filosofo che non dà sollievo all'umana sofferenza.
Dobbiamo trovare qualcuno con cui mangiare e bere prima di cercare qualcosa da mangiare e da bere, perché mangiare da solo significa fare la vita di un leone o di un lupo.
Bisogna liberarsi dalla prigione degli affari e della politica.
Mai si è troppo giovani o troppo vecchi per la conoscenza della felicità. A qualsiasi età è bello occuparsi del benessere dell'animo nostro.
Al fine di procurarsi sicurezza nei riguardi degli altri uomini, anche i beni del comando e del regno sono beni secondo natura in quanto con tali mezzi si sia capaci di procurarsela.
Chi ama la verità odia gli dèi, al singolare come al plurale.
Gli uomini creano gli dèi a propria immagine, non solo riguardo alla loro forma, ma anche al loro modo di vivere.
Che si siano sempre pregati gli dèi è umano, ma ciò non depone, a dire il vero, in favore della nostra eleganza. Meno che mai della loro.
Gli dèi sono tali in quanto, volutamente e intenzionalmente, non fanno nulla.
Se vi fossero degli dèi, come potrei sopportare di non essere dio! Dunque non vi sono dèi.
Anticamente migliaia di dèi parevano pochi; oggidì uno è di troppo.
I doni degli dei nessuno può sceglierseli.
Non si debbono rifiutare i nobili doni degli dèi quali essi soli distribuiscono, e quali nessuno può acquistare con la sua volontà.
È conveniente che esistano gli dei, e, siccome è conveniente, lasciateci credere che esistano.
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