È conveniente che esistano gli dei, e, siccome è conveniente, lasciateci credere che esistano.— Ovidio
È conveniente che esistano gli dei, e, siccome è conveniente, lasciateci credere che esistano.
Nell'amore non bisogna mai affrettare il piacere.
L'autore loda il suo lavoro.
L'amore è una cosa piena di ansioso timore.
Giove dall'alto sorride degli spergiuri degli amanti.
Gli uomini non apprezzano una buon azione se non porta una ricompensa.
Gli dèi sono tali in quanto, volutamente e intenzionalmente, non fanno nulla.
Non si debbono rifiutare i nobili doni degli dèi quali essi soli distribuiscono, e quali nessuno può acquistare con la sua volontà.
È una cosa stolta supplicare gli dei per ottenere ciò che uno è in condizione di procurarsi da se stesso.
Gli dèi ci creano tante sorprese: l'atteso non si compie, e all'inatteso un dio apre la via.
Gli dei esistono, è evidente a tutti, ma non sono come crede la gente comune, la quale è portata a tradire sempre la nozione innata che ne ha.
Preferirei sentir parlare di un barbone americano vivo piuttosto che di un dio greco morto.
Anticamente migliaia di dèi parevano pochi; oggidì uno è di troppo.
Gli Etiopi dicono che i loro dèi sono camusi e neri, i Traci che hanno occhi azzurri e capelli rossi.
Che si siano sempre pregati gli dèi è umano, ma ciò non depone, a dire il vero, in favore della nostra eleganza. Meno che mai della loro.
Sugli dèi, dì solo: sono.