Ci siano o no gli dèi, di essi siamo servi.
L'ignoranza è la vera innocenza. Il grande pensatore è lo scaltro per eccellenza.
Tutti i coniugi del mondo sono male sposati, perché ognuno custodisce dentro di sé, nei segreti dove l'anima è del Diavolo, l'immagine sottile dell'uomo desiderato che non è quello del marito, la figura volubile della donna sublime che la moglie non ha realizzato.
Il pensiero può essere elevato senza avere l'eleganza, ma, nella misura in cui non avrà eleganza, gli verrà meno la capacità di agire sugli altri. La forza senza la destrezza è una semplice massa.
Dubito, quindi penso.
È il sognatore l'uomo d'azione.
Non si debbono rifiutare i nobili doni degli dèi quali essi soli distribuiscono, e quali nessuno può acquistare con la sua volontà.
Non sono da temere gli dèi; non è cosa di cui si debba stare in sospetto la morte; il bene è facile a procurarsi; facile a tollerarsi il male.
Se tu percorrerai la terra, potrai trovare città senza mura, senza lettere, senza re, senza case, senza ricchezze, senza monete, senza teatri e palestre; ma nessuno vide mai né mai vedrà una città senza templi e senza dèi.
Sugli dèi, dì solo: sono.
Gli dèi ci creano tante sorprese: l'atteso non si compie, e all'inatteso un dio apre la via.
Gli dei non danno mai tutte insieme le cose belle ai mortali.
I doni degli dei nessuno può sceglierseli.
È una cosa stolta supplicare gli dei per ottenere ciò che uno è in condizione di procurarsi da se stesso.
Che si siano sempre pregati gli dèi è umano, ma ciò non depone, a dire il vero, in favore della nostra eleganza. Meno che mai della loro.
Gli dei esistono, è evidente a tutti, ma non sono come crede la gente comune, la quale è portata a tradire sempre la nozione innata che ne ha.