Gli dei non danno mai tutte insieme le cose belle ai mortali.
È un figlio saggio quello che conosce il proprio padre.
Il cuore dei forti sa cedere al momento opportuno.
Il futuro sta tutto nelle ginocchia degli dèi.
Nello stesso momento guarda davanti e dietro.
Incolperà l'uom dunque sempre gli dei?Quando a se stesso i mali fabbrica,dei suoi mali a noi dà caricoe la stoltezza sua chiama destino.
Non è vero che fin dal principio gli dèi hanno svelato tutto ai mortali, ma gli uomini stessi, cercando, col tempo trovano ciò che è meglio.
Non si debbono rifiutare i nobili doni degli dèi quali essi soli distribuiscono, e quali nessuno può acquistare con la sua volontà.
Che si siano sempre pregati gli dèi è umano, ma ciò non depone, a dire il vero, in favore della nostra eleganza. Meno che mai della loro.
Se vi fossero degli dèi, come potrei sopportare di non essere dio! Dunque non vi sono dèi.
Ci siano o no gli dèi, di essi siamo servi.
È conveniente che esistano gli dei, e, siccome è conveniente, lasciateci credere che esistano.
I doni degli dei nessuno può sceglierseli.
Se tu percorrerai la terra, potrai trovare città senza mura, senza lettere, senza re, senza case, senza ricchezze, senza monete, senza teatri e palestre; ma nessuno vide mai né mai vedrà una città senza templi e senza dèi.
Preferirei sentir parlare di un barbone americano vivo piuttosto che di un dio greco morto.
Dagli dèi, dobbiamo imparare perlomeno una virtù: la discrezione. Essi si comportano in ogni caso come se non esistessero.
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