I doni degli dei nessuno può sceglierseli.— Omero
I doni degli dei nessuno può sceglierseli.
Mescola un po' d'insania alla tua saggezza: è dolce dimenticare nel luogo giusto.
Come la generazione delle foglie, così è quella degli uomini.
L'evento su le ginocchia degli dèi s'asside.
Appoggiato, nasce il valore persino nei molto vigliacchi.
Tu conosci l'eccessiva veemenza della gioventù, com'è rapida a prender fuoco, quanto manca di raziocinio.
Gli dèi ci creano tante sorprese: l'atteso non si compie, e all'inatteso un dio apre la via.
Anticamente migliaia di dèi parevano pochi; oggidì uno è di troppo.
Chi ama la verità odia gli dèi, al singolare come al plurale.
Non sono da temere gli dèi; non è cosa di cui si debba stare in sospetto la morte; il bene è facile a procurarsi; facile a tollerarsi il male.
Gli dei muoiono, ma dalle loro ceneri altri dei nascono.
È una cosa stolta supplicare gli dei per ottenere ciò che uno è in condizione di procurarsi da se stesso.
Che si siano sempre pregati gli dèi è umano, ma ciò non depone, a dire il vero, in favore della nostra eleganza. Meno che mai della loro.
Non è vero che fin dal principio gli dèi hanno svelato tutto ai mortali, ma gli uomini stessi, cercando, col tempo trovano ciò che è meglio.
Preferirei sentir parlare di un barbone americano vivo piuttosto che di un dio greco morto.