I doni degli dei nessuno può sceglierseli.
A chi è nel bisogno non si addice il pudore.
Il futuro sta tutto nelle ginocchia degli dèi.
Come la generazione delle foglie, così è quella degli uomini.
Non c'è nulla di più nobile o di più ammirevole che quando due persone che si vedono di persona mettono su casa come marito e moglie, confondendo i loro nemici e deliziando i loro amici.
Nelle assemblee va bene la lingua, ma in guerra valgono di più le mani.
Se vi fossero degli dèi, come potrei sopportare di non essere dio! Dunque non vi sono dèi.
Chi ama la verità odia gli dèi, al singolare come al plurale.
Se tu percorrerai la terra, potrai trovare città senza mura, senza lettere, senza re, senza case, senza ricchezze, senza monete, senza teatri e palestre; ma nessuno vide mai né mai vedrà una città senza templi e senza dèi.
Gli dèi sono tali in quanto, volutamente e intenzionalmente, non fanno nulla.
Gli dèi ci creano tante sorprese: l'atteso non si compie, e all'inatteso un dio apre la via.
Non si debbono rifiutare i nobili doni degli dèi quali essi soli distribuiscono, e quali nessuno può acquistare con la sua volontà.
Ci siano o no gli dèi, di essi siamo servi.
È una cosa stolta supplicare gli dei per ottenere ciò che uno è in condizione di procurarsi da se stesso.
Gli dei muoiono, ma dalle loro ceneri altri dei nascono.
Non sono da temere gli dèi; non è cosa di cui si debba stare in sospetto la morte; il bene è facile a procurarsi; facile a tollerarsi il male.
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