È bello e dolce morire per la patria.— Orazio
È bello e dolce morire per la patria.
Fate soldi, se potete in maniera onesta, se no comunque.
Un'inquietudine impotente ci tormenta, e andiamo per acque e terre inseguendo la felicità. Ma ciò che insegui è qui, se non ti manca la ragione.
Fuggire il vizio è virtù e la saggezza comincia col tenersi lontani dalla follia.
Mi sforzo di essere conciso e divento oscuro.
Il pane col sale placherà bene lo stomaco ululante per la fame.
È istinto di natura L'amor del patrio nido. Amano anch'esse Le spelonche natìe le fiere istesse.
Se mi interesso prima a me, il massimo che io possa conseguire, abbracciare nella mia considerazione, nel mio amore, è la patria.
Libertade o morte, tutti Esclamate, e mano al brando: Fortunato chi pugnando Per la patria morirá.
La terra alla femmina, la patria al soldato, questa è l'ultima marcia e andiamo a morire.
La patria è sempre dove si prospera.
La patria è la fede nella patria.
Morire per la patria non è una triste sorte, è conquistare l'immortalità con una bella morte.
La patria è dove si vive felici.
Se la patria non ha debito né possibilità di nudrire del suo ogni giorno tutti i suoi indigenti, spietata cosa sarebbe inibire a questi di procacciarsi altrove la sussistenza.
Ben io ti dico, che mia patria è quella Che nel popolo sta.