Odio la televisione. La odio come le noccioline. Ma non riesco a smettere di mangiar noccioline.— Orson Welles
Odio la televisione. La odio come le noccioline. Ma non riesco a smettere di mangiar noccioline.
L'Italia conta oltre 50 milioni di attori. I peggiori stanno sul palcoscenico.
Privare la magia del suo mistero sarebbe assurdo come togliere il suono alla musica.
In Italia per trenta anni sotto i Borgia ci sono stati guerra, terrore, criminalità, spargimenti di sangue. Ma hanno prodotto Michelangelo, Leonardo, il Rinascimento. In Svizzera vivevano in amore fraterno, avevano cinquecento anni di pace e democrazia. E cosa hanno prodotto? L'orologio a cucù!
Gli impiegati stanno al sicuro, i creativi su qualche ciglio di burrone che è proprio il posto loro, naturalmente.
L'Italia è piena di attori, cinquanta milioni di attori, e quasi tutti bravi. I pochi cattivi si trovano sui palcoscenici e nei cinema.
Per la mia generazione la televisione è stata una forma primitiva di letteratura.
In tv ormai la lingua italiana è un optional, la sintassi un mistero oscuro.
La televisione è più interessante delle persone. Non fosse così, dovremmo avere persone agli angoli delle nostre stanze.
Non ha molta importanza che s'introduca il televisore in ogni aula: la rivoluzione è già avvenuta nelle case. La tv ha mutato la nostra vita sensoriale e i nostri processi mentali.
La televisione, al contrario del cinema (e del teatro), fa di tutto per impedirti di pensare. E ci riesce.
La tv tiene unite molte più coppie di quanto non facciano i bambini o la chiesa.
Se la scuola fosse più efficace, la televisione non sarebbe tanto potente.
La televisione è un apparecchio che ha trasformato la cerchia famigliare in un semicerchio.
La televisione mi fa dormire e mi lascia sempre insoddisfatto, come i veri sonniferi.
La televisione cambia radicalmente l'ambiente e dall'ambiente così brutalmente modificato i bambini traggono i modelli da imitare. Risultato: stiamo facendo crescere tanti piccoli criminali.