L'arte comincia là dove l'imitazione finisce.— Oscar Wilde
L'arte comincia là dove l'imitazione finisce.
La prosperità, il piacere e il successo possono essere volgari e refrattari, ma il dolore è la più sensibile di tutte le cose create.
Al giorno d'oggi la gente conosce il prezzo di tutto e il valore di niente.
È la vecchia, vecchia storia: l'amore, ma non al principio, bensì l'amore alla fine della stagione, quando è molto più soddisfacente.
È tanto facile avere simpatia per la sofferenza. E tanto difficile avere simpatia per il pensiero.
Alle anime superficiali occorrono degli anni per liberarsi di una emozione. L'uomo padrone di sé pone fine a un dolore con la stessa facilità con la quale improvvisa una gioia.
Sono opere d'arte in cui ammiriamo principalmente l'idea, e altre in cui ammiriamo principalmente l'esecuzione. Perfette ci paiono quelle in cui l'una e l'altra possiamo ammirare del pari.
Il bello è la prova sperimentale che l'incarnazione è possibile. Per questo ogni arte di prim'ordine è, per sua essenza, religiosa.
L'arte rispecchia lo spettatore, non la vita.
Sistemate la vostra scrivania nell'angolo e tutte le volte che vi sedete lì a scrivere, ricordate a voi stessi perché non è al centro della stanza. La vita non è un supporto dell'arte. È il contrario.
Nell'arte, la bellezza non è altro che la bruttezza mitigata.
La bella illusione del mondo del sogno, dove ogni uomo è artista pieno, è madre di ogni arte figurativa e altresì, come vedremo, di una metà importante della poesia.
L'arte non può mai uguagliare la ricchezza della natura.
C'è una sola cosa che valga in arte: quella che non si può spiegare.
L'arte non ci insegna nulla, salvo il significato della vita.
In un secolo brutto e insensato, le arti cercano i modelli non nella vita, ma in opere precedenti, alle quali fu dato valore.