Coltivare l'ozio è il fine dell'uomo.
Si può sopravvivere a tutto al giorno d'oggi tranne che alla morte, e si può far dimenticare ogni cosa eccetto una buona reputazione.
Ogni volta che si ama, è l'unica volta in cui si è mai amato. La differenza dell'oggetto non altera l'unicità della passione: semplicemente, la intensifica.
Ricorda che sono molto diversi gli sciocchi agli occhi degli dèi e gli sciocchi agli occhi dell'uomo.
Bisogna essere seri almeno riguardo a qualcosa, se si vuole avere divertimenti nella vita.
Vi sono momenti in cui ci si trova nella necessità di scegliere fra il vivere la propria vita piena, intera, completa, o trascinare una falsa, vergognosa, degradante esistenza quale il mondo, nella sua grande ipocrisia, gli domanda.
L'ozio non ci fa fare quelle cose che non avremmo comunque fatto.
La cosa più deliziosa non è non aver nulla da fare: è aver qualcosa da fare, e non farla.
I lavativi hanno la pelle dura.
Io vagheggio il «diritto all'ozio», mentre c'è chi si affanna a cercare con la lanterna, il diritto al lavoro nella carta costituzionale.
L'ozio rende lente le ore e veloci gli anni. L'operosità rapide le ore e lenti gli anni.
L'ozio senza il conforto delle lettere è morte e sepoltura di un uomo vivo.
Convento: Luogo di ritiro per donne che desiderano meditare a loro agio sugli effetti letali dell'ozio.
Non si lavora ad agosto nelle stanche, tue lunghe e oziose ore mai come adesso è bello inebriarsi di vino e di calore, di vino e di calore.
Tu hai diritto soltanto all'azione, e mai ai frutti che derivano dalle azioni. Non considerarti il produttore dei frutti delle tue azioni, e non permettere a te stesso d'essere attaccato all'inattività.
Solitudine e ozio sono la rovina dei giovani.