Fa bene a tutti lavorare. L'ozio fa male.
E' molto facile accumulare fortuna od avere successo se lo fai a tutti i costi. Se lo vuoi fare cercando di non disturbare il prossimo è un po' più difficile ma dà molte più soddisfazioni.
Anche una fatica, magari, può dar gusto qualche volta, purché non sia un lavoro. Una fatica oziosa può riuscire utile e simpatica, ma il lavoro, invece, è una cosa inutile, e mortifica la fantasia.
La vita delle persone che lavorano è noiosa. Interessanti sono le vicende e le sorti dei perdigiorno.
Quattro sono le cose che a conoscerle mi hanno resa più saggia: l'ozio, il dolore, un amico, e un nemico.
Al di sopra di ogni altra cosa imparerai ad apprezzare il valore dell'indolenza. A un uomo pieno di vitalità occorre, per conquistarla, il lavoro di tutta una vita. Una volta che se n'è gustata la dolcezza, non si può più staccarsene, anche se ciò costa lotte continue.
Sono sempre le abitudini oziose quelle che si rimpiangono.
L'ozio senza il conforto delle lettere è morte e sepoltura di un uomo vivo.
Solitudine e ozio sono la rovina dei giovani.
Il vero ozio dev'essere una scelta.
È impossibile godere a fondo dell'ozio se non si ha una quantità di lavoro da fare.
L'ozio è il padre di quei vizi che ce lo fanno amare.