L'ozio è somite del vizio, e della virtute negozio.— Raimondo Montecuccoli
L'ozio è somite del vizio, e della virtute negozio.
La vittoria si conseguisce per mezzo dell''apparecchio, della disposizione e dell'operazione.
Consultar lentamente, eseguir con prestezza e costanza è insegnamento de'savi.
La disposizione è l'ordine che si dà alle cose, secondo la loro qualità e quantità. Nato al pari col mondo, il quale, tratto fuori della confusione del caos, sortì la disposizione che egli ha ordinata a' suoi fini.
Il denaro è quello spirito universale, che per lo tutto infondendosi, lo anima e lo muove, ed è virtualmente ogni cosa, lo stromento degli strumenti, che ha la forza d'incantare lo spirito de' più savi e l'impeto de' più feroci.
La guerra è un'azione d'eserciti offendentisi in ogni guisa, il cui fine si è la vittoria.
L'ozio è il padre di tutti i vizi, ma il vizio è il padre di tutte le arti.
È 'l sonno, ozio de l'alme, oblio de' mali.
L'ozio non ci fa fare quelle cose che non avremmo comunque fatto.
L'ozio non è il non far nulla. L'ozio è essere liberi di fare qualsiasi cosa.
La crudeltà è un lusso da oziosi, come le droghe e le camicie di seta.
Nel nostro mondo l'ozio è diventato inattività, che è tutt'altra cosa: chi è inattivo è frustrato, si annoia, è costantemente alla ricerca del movimento che gli manca.
La cosa più deliziosa non è non aver nulla da fare: è aver qualcosa da fare, e non farla.
Stare in ozio richiede un forte senso di identità personale.
La vita delle persone che lavorano è noiosa. Interessanti sono le vicende e le sorti dei perdigiorno.