La vita delle persone che lavorano è noiosa. Interessanti sono le vicende e le sorti dei perdigiorno.— Hermann Hesse
La vita delle persone che lavorano è noiosa. Interessanti sono le vicende e le sorti dei perdigiorno.
L'uomo che guardo con timore, con speranza, con desiderio, con precise intenzioni e richieste, non è un uomo, ma solo un torbido specchio della mia volontà.
Perciò mi sembra che si debba coltivare l'arte del regalare anche alle cose belle che ci sono vicine e abituali, l'amore e la venerazione che riserviamo a quelle lontane e remote.
La storia universale non aspira, tutto sommato, a ciò che è desiderabile, bello e ragionevole, ma tutt'al più lo tollera come eccezione.
L'arte si è sempre sforzata, in ogni tempo, di fornire all'uomo una voce affinché egli possa esprimere il suo muto desiderio del divino.
L'arte, questa dea apparentemente così spirituale, aveva d'uopo di tante cose futili! Di un tetto sopra il capo, di strumenti, di legni, di creta, di colori, di oro: esigeva lavoro e pazienza.
Solitudine e ozio sono la rovina dei giovani.
Non mi importa delle raffiche del vento e dei colpi dell'onda, ciò è molto meglio che passeggiare oziosi in un giardino.
L'ozio senza il conforto delle lettere è morte e sepoltura di un uomo vivo.
L'ozio è il padre di tutti i vizi, ma il vizio è il padre di tutte le arti.
L'ozio è somite del vizio, e della virtute negozio.
Ozio (s.m.). Intervalli di lucidità nei disordini della vita.
Al di sopra di ogni altra cosa imparerai ad apprezzare il valore dell'indolenza. A un uomo pieno di vitalità occorre, per conquistarla, il lavoro di tutta una vita. Una volta che se n'è gustata la dolcezza, non si può più staccarsene, anche se ciò costa lotte continue.
Anche oziare, ma con consapevolezza, può essere un'arte.
L'ozio è il cominciamento di ogni psicologia. Come? La psicologia sarebbe forse un vizio?
I lavativi hanno la pelle dura.