La vita delle persone che lavorano è noiosa. Interessanti sono le vicende e le sorti dei perdigiorno.— Hermann Hesse
La vita delle persone che lavorano è noiosa. Interessanti sono le vicende e le sorti dei perdigiorno.
Solo la scissione e il contrasto rendono ricca e fiorente una vita. Che sarebbero la ragione e la temperanza senza la conoscenza dell'ebbrezza, che sarebbe il piacere dei sensi, se dietro di esso non stesse la morte, e che sarebbe l'amore senza l'eterna mortale ostilità dei sessi?
Tutti sanno per esperienza che è facile innamorarsi, mentre amare veramente è bello ma difficile. Come tutti i veri valori, l'amore non si può acquistare. Il piacere si può acquistare, l'amore no.
Solo chi ha necessità di un tocco delicato, sa toccare con delicatezza.
Nulla è più difficile che condurre un uomo alla propria felicità.
La pace è qualcosa che non conosciamo, che soltanto cerchiamo e immaginiamo. La pace è un ideale.
Nel nostro mondo l'ozio è diventato inattività, che è tutt'altra cosa: chi è inattivo è frustrato, si annoia, è costantemente alla ricerca del movimento che gli manca.
Io vagheggio il «diritto all'ozio», mentre c'è chi si affanna a cercare con la lanterna, il diritto al lavoro nella carta costituzionale.
Il vero ozio dev'essere una scelta.
L'ozio quando è troppo completo ti inchioda più dell'occupazione più frenetica.
Anche una fatica, magari, può dar gusto qualche volta, purché non sia un lavoro. Una fatica oziosa può riuscire utile e simpatica, ma il lavoro, invece, è una cosa inutile, e mortifica la fantasia.
La cosa più deliziosa non è non aver nulla da fare: è aver qualcosa da fare, e non farla.
È sorprendente come può essere produttivo, a volte, non fare nulla!
Tu hai diritto soltanto all'azione, e mai ai frutti che derivano dalle azioni. Non considerarti il produttore dei frutti delle tue azioni, e non permettere a te stesso d'essere attaccato all'inattività.
Il non fare nulla è la cosa più difficile del mondo.
Ozio (s.m.). Intervalli di lucidità nei disordini della vita.