Un'epoca che non possiede critica è anche un'epoca in cui l'arte è immobile, ieratica, e confinata alla riproduzione di tipi formali, o un'epoca che non possiede arte del tutto.
La musica mi sembra sempre produrre questo effetto. Ti crea un passato di cui eri all'oscuro e ti riempie di un senso di dolori che erano stati tenuti celati alle tue lacrime.
L'imitazione è l'insulto più sincero.
Ci si consola oggigiorno non con la penitenza, ma col divertimento. Il pentimento non è più di moda.
Un uomo che non ha pensieri individuali è un uomo che non pensa.
La giovinezza! Niente può esserle paragonato. Non ha senso parlare dell'ignoranza della gioventù. Gli unici di cui ascolto le opinioni con rispetto, ora, sono quelli molto più giovani di me. Mi sembra che mi precedano. La vita ha svelato loro l'ultimo mistero.
La scomparsa del senso critico costituisce una seria minaccia per la preservazione della nostra società. Rende facile ai ciarlatani imbrogliare la gente.
I critici sono spesso persone che avrebbero voluto essere poeti, storici, biografi ecc., se avessero potuto; hanno messo alla prova il loro talento nell'una o nell'altra cosa, e non hanno avuto successo; perciò si sono dati alla critica.
I critici giudicano le opere e non sanno di essere giudicati.
Quando ti viene voglia di criticare qualcuno, ricordati che non tutti a questo mondo hanno avuto i vantaggi che hai avuto tu.
Non si è mai data un'epoca creativa che non sia stata anche critica. Poiché è la facoltà critica che inventa forme nuove. La tendenza della creazione è quella di ripetersi.
Ogni critico è propriamente una donna nell'età critica, astioso e refoulé.
Tanto le più elevate quanto le più infime forme di critica sono una sorta di autobiografia.
Il censurare e il lodare sono operazioni sentimentali che nulla hanno a che vedere con la critica.
Le critiche sincere non significano nulla: quello che occorre è una passione senza freni, fuoco per fuoco.
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